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Cassino:Continua la strage di cani Randagi avvelenati


31-03-2010
LA STRAGE DEI RANDAGI AVVELENATI
Continua la moria dei cani nel cassinate

Provincia di Frosinone - Nella giornata di martedì 30 marzo, nella zona di via Folcara è stata trovata morta una cagnetta ed i suoi sei cuccioli tutti per avvelenamento. Lo riporta Il Tempo Frosinone. L’animale, era stato segnalato alla struttura comunale perché randagio ed era stata rinvenuto cadavere da un abitante dei dintorni che ha interessato i responsabili dell’Anpana e le Guardie Zoofili. Sul posto sono intervenuti Marco Bove, agente EcoZoofilo Anpana Frosinone, Vincenzo Del Sordo, dirigente della Fataa ed il dottor Salvatore Ubaldo, dirigente della Asl Veterinaria. I resti del cane insieme a sostanze sospette erano state consegnate alla Azienda Sanitaria Locale per l’invio all’Istituto Zoo profilattico Sperimentale di Firenze.

«Pochi giorni orsono - dichiara Francesco Altieri presidente provinciale e responsabile delle Guardie Ecozoofile - il referto medico ha confermato i nostri sospetti, ho trasmesso la notizia di reato alla procura della Repubblica di Cassino. Il reato, per ora contro ignoti, è uccisione di animale, articolo 544 bis del codice penale al quale l’autorità giudiziaria potrebbe aggiungere altri due reati, che sono spargimento di sostanze pericolose, articolo 674, e adulterazione di sostanze alimentari , articolo 440 del codice penale». Le guardie EcoZoofile stanno effettuando ancora delle indagini e si spera presto di trovare il colpevole di questo ignobile reato. «Il messaggio da lanciare - continua Altieri - è che denunciare è importantissimo, ora che tutti i coinvolti nella protezione animali, istituzionali e volontari, hanno meglio chiari i loro doveri ed hanno strumenti idonei, la creazione di informazioni anche statistiche, sicuramente faranno diminuire il triste utilizzo del veleno per eliminare i randagi. Abbiamo anche, messo a disposizione dei cittadini un numero di telefono 3396590331 per raccogliere le denuncie e dare informazioni».

Il ritrovamento della cagnetta ha riproposto il problema della mancanza dei canili nella zona, comune anche alle altre zone della provincia di Frosinone. Le convenzioni stipulate dai comuni della provincia di Frosinone prevedono il ricovero dei cani in strutture abruzzesi e molisane spesso non chiariscono chi debba prestare le cure sanitarie, nemmeno quelle obbligatorie come sterilizzazione, sverminazione, vaccinazioni. L’Azienda Sanitaria Locale di Frosinone per legge, infatti, non può effettuare prestazioni sanitarie fuori Regione, mentre le aziende sanitarie locali abruzzesi e molisane forniscono prestazioni solo ai cani accalappiati sul territorio di competenza; i Comuni associati nell’«Unione delle Cinquecittà» e Cassino stanno trasferendo i cani già da circa due anni in Abruzzo.

fonte:http://www.qzlife.it/agenda/news.php?corto=1345

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