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Casoria, «cane di ritorno» per restituire un chow-chow rapito: presi


CASORIA (15 marzo) – Di solito si parla di «cavallo di ritorno»: è quella tecnica estorsiva con la quale alla vittima di un furto o rapina viene proposta, dagli stessi ladri, la restituzione del bene sottratto. Ma, questa volta, è lecito parlare di «cane di ritorno» perché il «bene sottratto» è proprio un cane: Ariel, cucciolo di razza “chow chow” di 3 mesi, rapito tre giorni fa, a Casoria, dalla casa di Nancy, la padroncina.
La storia è a lieto fine: i cattivoni sono stati acciuffati dai carabinieri della stazione di Casoria: sono tre, due adulti, 23 e 21 anni, e un 16enne.

E se la tecnica estorsiva cambia nome perché è proprio un cane a dover essere recuperato, al passo con i tempi è anche la modalità con la quale i banditi hanno avvicinato Nancy, la padroncina del cane.
Tutto corre sulle maglie telematiche della rete: Internet e, nemmeno a dirlo, Facebook, il principe dei social network. Proprio su Facebook Nancy, 17 anni, di Casoria scrive sul suo profilo di essere distrutta per la scomparsa del suo cucciolo.

Le amiche sanno che Nancy era presa e compresa da quel cucciolotto che le riempiva la giornata. Il popolo di Facebook si mette in moto, il passaparola è potente e Nancy, sempre sul socialnetwork, viene «agganciata» da un ragazzo che prima finge di compartecipare il dolore per la perdita, poi fa scivolare la proposta: «E se te lo facessi recuperare?».

A Nancy una simile eventualità non par vera. Accetta, ingenua, sicura che il ragazzo, animato dalla più squisita sincerità le farà ritrovare Ariel. In realtà le cose non vanno in maniera tanto diversa soltanto che quest'anima pia passa subito alla richiesta concreta. «Il cane so dov'è, ma devi darmi 350 euro». E dove li prende la giovane Nancy tanti soldi. Ma non si dà per vinta e della faccenda ne parla in casa. I genitori, che sanno della tecnica del «cavallo di ritorno capiscono che è il caso di avvisare i carabinieri.

Il comandante della locale stazione, il maresciallo Enrico Giordano riceve la denuncia e mette in moto i suoi uomini, con l'ausilio dei colleghi della compagnia di Casoria, coordinati dal capitano Gianluca Migliozzi. Le tracce telematiche sono molto più evidenti di quello che comunemente si pensa: si localizza il giovane falso samaritano e si fissa un'appuntamento per la riconsegna. Come si può facilmente intuire sul posto non c'è Nancy ma i giovani carabinieri della stazione di Casoria che impacchettano il terzetto che aveva organizzato tutto: Giancarlo Cannavacciuolo, 23 anni, Emanuele Napolitano, 21enne e un 16enne.

Sono stati arrestati in flagranza del reato di tentata estorsione in concorso tra loro. I più grandicelli sono a Poggioreale, il giovane nel centro di prima accoglienza per minorenni dei Colli Aminei. Ariel, invece, è stato riconsegnato dal maresciallo Giordano a Nancy che, per la gioia, si lascia scappare anche qualche lacrimuccia. E con lei gioisce anche il popolo di Facebook, quello che partecipa ai social network solo per divertirsi e non già per delinquere.

1 commento:

  1. Congratulazioni alle forze dell'ordine per questo successo. Attendo ora che "il terzetto" PAGHI!

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